Selezione pubblica per 5 assegni di ricerca nell'ambito del progetto TLQS
L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, indice una selezione pubblica per titoli e colloquio per il conferimento di 5 (cinque) assegni di ricerca junior nell’ambito del progetto “The laboratory on quantitative sustainability” al fine di sviluppare metodologie scientifiche in grado di rappresentare quantitativamente gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile. L’attività di ricerca si svolgerà nelle seguenti tematiche:
- Il pianeta blu e la sostenibilità dell’economia del mare (coordinatori scientifici: Cosimo Solidoro, Donata Canu – OGS)
- Il cibo e la biodiversità per la salute del pianeta e dei suoi abitanti (coordinatori scientifici: Michele Morgante – UniUD, Claudio Tiribelli – FIF)
- I cambiamenti climatici e l’ambiente (coordinatore scientifico: Filippo Giorgi – ICTP)
- La scienza dei dati alservizio della sostenibilità e dell’ecologia umana (coordinatori scientifici: Matteo Marsili – ICTP, Guido Sanguinetti, Gianluigi Rozza – SISSA)
- La transizione energetica e i processi industriali
- Aspettisociali e giuridici della sostenibilità (coordinatori scientifici: Giovanni Carrosio, Mauro Bussani – UniTS)
- La protezione dell’habitat terrestre con gli strumenti spaziali (coordinatore scientifico: Fabrizio Fiore – INAF)
La scadenza di presentazione delle domande è fissata per il 2 gennaio 2025.
Incontro pubblico: "Biobanche – una risorsa indispensabile per la salute"
Si svolgerà venerdì 22 novembre alle ore 17, nella Sala Josef Ressel – Generali Convention Center (Viale Miramare 24/2 – ingresso 5 – Foyer Illy – Trieste), l’incontro pubblico “Vantaggi delle biobanche reali e virtuali nell’ottimizzazione della ricerca, diagnosi e terapia delle malattie”, organizzato nell’ambito delle attività del Laboratorio sulla Sostenibilità Quantitativa – TLQS.
L’evento ha l’obiettivo di approfondire i molteplici vantaggi che le biobanche, sia fisiche che digitali, offrono al mondo della ricerca scientifica e medica. Le biobanche reali, costituite da raccolte fisiche di campioni biologici come sangue, tessuti o DNA, e quelle virtuali, che gestiscono dati e informazioni digitali provenienti da diverse fonti, rappresentano una risorsa cruciale per i ricercatori e i medici. Questi sistemi permettono di accedere a una vasta gamma di campioni e dati necessari per lo studio di malattie complesse, quali tumori, malattie genetiche e patologie rare. Grazie alle biobanche è possibile, infatti, sviluppare modelli di studio più avanzati che contribuiscono a migliorare le tecniche diagnostiche, consentendo diagnosi più tempestive e precise. Queste risorse accelerano, inoltre, lo sviluppo di terapie personalizzate, adattate alle caratteristiche genetiche e biologiche del paziente, aprendo nuove prospettive per la medicina di precisione e per portare nuove cure dal laboratorio al paziente.
La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione al seguente link, fino a esaurimento posti in sala:
https://doodle.com/sign-up-sheet/participate/6edd9ca4-f601-4ca1-857a-6b638b792d1a/select
In allegato il programma dell’incontro.
Rassegna stampa: delegazione di fisici triestini ricevuta in Municipio
“Sono rientrati a Trieste dalla Cina i fisici, capitanati da Stefano Fantoni, volati in Oriente per presentare il cosiddetto “sistema Trieste”: un modello che unisce le realtà scientifiche cittadine e che ha pochi eguali. Un impegno che anche il sindaco Roberto Dipiazza ha voluto sottolineare, consegnando un crest alla nuova presidente dello IUPAP Silvina Ponce Dawson, da poco insediatasi in questo suo nuovo ruolo. Assieme alla numero uno dell’International Union of Pure and Applied Physics è stata accolta dal sindaco Dipiazza nel Salotto azzurro del Municipio anche la delegazione delle istituzioni scientifiche triestine di ritorno dall’assemblea generale Iupap, svoltasi nella prima metà di ottobre, per la prima volta in Cina.
Ad Hainan erano presenti il presidente della Fondazione internazionale Trieste e segretario generale per gli affari amministrativi IUPAP, Stefano Fantoni; il vice segretario generale per gli affariamministrativi IUPAP e vice direttore dell’ICTP Sandro Scandolo, il direttore uscente dell’Istituto officina materiali del CNR Giancarlo Panaccione e quello entrante Federico Boscherini; il direttore della sezione oceanografia dell’OGS Cosimo Solidoro; le segretarie dello IUPAP Gabriella Marra e della FIT Ariella Kranjec; la project manager del TLQS – Laboratorio sulla sostenibilità quantitativa Elisabetta Gregoric. […]”
Articolo di Lorenzo Degrassi, da “Il Piccolo” martedì 29 ottobre 2024
Presentazione del libro "Migrazioni verticali. La montagna ci salverà?"
Il 29 ottobre 2024 alle ore 18:30 presso la Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (via Rossini 4, Trieste) verrà presentato il libro “Migrazioni verticali. La montagna ci salverà?” a cura di Andrea Membretti, Filippo Barbera, Gianni Tartari (Donzelli editore). La montagna non ci salverà, a meno che prima non si salvi la montagna con i suoi boschi, pascoli, luoghi, comunità di persone, tradizioni culturali, economie, diversità umana ed ecosistemica. Interverranno: l’autore Andrea Membretti, Sabrina Pricl (WWF e Università di Trieste) e Roberto Valenti (CAAI FVG). Modera l’incontro Giovanni Carrosio (Università di Trieste).
Tavola rotonda: "Il fascino dei ghiacciai continentali che credevamo perenni"
TAVOLA ROTONDA per celebrare il Gemellaggio tra le Sezioni FIDAPA di Roma e Trento.
La prestigiosa sede del Museo delle Civiltà di Roma ospita una Tavola Rotonda sui Poli (Artico e Antartico) al fine di sottolineare come entrambi questi luoghi costituiscano due laboratori naturali di glaciologia, climatologia e biologia sul pianeta Terra. Le ricercatrici e ricercatori italiani ospiti ci illustreranno i risultati e gli avanzamenti delle loro ricerche che, inserite nell’ambito di grandi progetti, rappresentano uno sforzo Nazionale ed Internazionale senza precedenti. I risultati ottenuti e quelli che otterranno in futuro ci permetteranno di capire meglio qual è stato l’impatto dell’uomo sul clima dalla comparsa delle attività antropiche e trovare soluzioni e/o interventi che potrebbero portare a risultati positivi per affrontare la grave crisi che i cambiamenti climatici stanno provocando sul pianeta con l’innalzamento costante delle temperature, del livello del mare e della concentrazione dei gas serra nell’atmosfera. L’obiettivo delle loro ricerche, attraverso lo studio analitico del ghiaccio profondo, su campioni di oltre 1 milione di anni fa, permette di valutare temperature, concentrazione dei gas serra del passato, fossili animali e vegetali e specie a rischio di estinzione nelle acque profonde sotto il ghiaccio.
Il Museo delle Civiltà, fondato nel 2016, è un istituto dotato di autonomia speciale del Ministero della Cultura (MIC).
L’istituto raccoglie le collezioni dei seguenti musei, confluite nel Museo delle Civiltà:
Museo Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini”
Museo delle Arti e Tradizioni Popolari
Museo dell’Alto Medioevo
Museo d’Arte orientale “Giuseppe Tucci”
Ex Museo Coloniale
La nascita del Museo delle Civiltà si inserisce nella visione di grandi musei internazionali incentrati sull’umano e le sue culture, per la valorizzazione di patrimoni e testimonianze delle diverse identità e memorie.
La sede del museo è piazza Guglielmo Marconi, 14 a Roma, nel quartiere dell’EUR in due sedi dal grande valore architettonico: il Palazzo delle Scienze, che ospita le collezioni preistoriche, etnografiche extraeuropee, orientali e medievali e il Palazzo delle Arti e Tradizioni, che ospita le collezioni di arte e tradizioni popolari.
L’intero complesso fu elaborato dagli architetti Luigi Brusa, Gino Cancellotti, Eugenio Montuori, Alfredo Scalpelli, coordinati da Marcello Piacentini, per il progetto urbanistico-architettonico
dell’Esposizione Universale Romana del 1942.
Tavola rotonda a Trieste Next 2024: "Transizione energetica e sostenibilità – La transizione energetica: tra politica, industria, educazione e partecipazione attiva"
La premessa alla tematica scelta per la tavola rotonda è il ruolo attivo che la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia sta svolgendo nel processo di transizione energetica, con l’emanazione di regolamenti e incentivi ad hoc, e dotandosi anche di una legge quadro, la FVGreen, che anticipa di cinque anni (2045) l’obiettivo di decarbonizzazione individuato dal Green Deal europeo. Il traghettamento verso la transizione è perseguito anche attraverso il sostegno ai progetti di ricerca e sviluppo, qualcuno davvero di frontiera, che puntano a trovare nuove soluzioni tecnologiche per risolvere il problema energetico. Un esempio è la creazione della prima valle dell’idrogeno transfrontaliera nell’ambito del programma Horizon Europe. Un ruolo importante è giocato anche dalle aziende che, per quanto possibile, cercano di adottare soluzioni green, e dalle Università, istituti scientifici e fondazioni, che con scuole e seminari sul tema si occupano dell’educazione dei cittadini e della formazione dei futuri quadri dirigenti, sensibilizzandoli a queste tematiche. Ma anche i cittadini non stanno a guardare: attenti sul tema della transizione e della sostenibilità, fanno la loro parte. Ne è esempio la nascita delle “comunità energetiche” che stanno sorgendo, sempre più numerose e attive.
È quindi lecito chiedersi: come stiamo andando verso gli obiettivi che la Regione Friuli-Venezia Giulia si è proposta? Come armonizzare al meglio tutti questi sforzi? C’è qualcosa che si può e si deve fare per migliorare? A tali quesiti hanno fornito una prima risposta: Elena Caprotti – Direttore del Servizio transizione energetica, Direzione centrale ambiente della Regione FVG, Fausto Ferraccioli – Direttore Sezione Geofisica dell’OGS, Vanni Lughi – Professore di Scienza e tecnologia dei materiali, Dipartimento di Ingegneria e architettura dell’Università di Trieste e Presidente del Collegio Fonda, Giovanni Piccoli – Direttore Reti di AcegasApsAmga S.p.a., moderati da Stefano Fantoni – Presidente della Fondazione Internazionale Trieste per il progresso e la libertà delle scienze.
Il professor Fantoni ha aperto la tavola rotonda proponendo la seguente definizione: “La transizione energetica è il passaggio dall’attuale sistema su cui si basa il nostro approvvigionamento di energia (basato su fonti fossili quali petrolio, carbone e gas), ad un sistema che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, ad una maggior efficienza e de-centralizzazione a tutti i livelli, dalla produzione, alla distribuzione, gestione ed utilizzo dei flussi di energia.
La transizione energetica comprende lo sviluppo delle tecnologie, degli strumenti economici, giuridici, sociali che servono a rendere possibile tale transizione”.
L’ingegner Caprotti ha raccontato il ruolo della Regione FVG nella transizione energetica, soffermandosi sulla legge regionale FVGreen, una legge quadro per lo sviluppo sostenibile e i cambiamenti climatici, che anticipa al 2045 gli obiettivi del green deal (invece del 2050). Ha proseguito fornendo informazioni sui progetti regionali per la transizione energetica come, ad esempio, il Piano energetico, la strategia e il piano per il clima, le CER – Comunità energetiche rinnovabili e la NAHV-North Adriatic Hydrogen Valley.
Il dottor Ferraccioli ha introdotto l’importanza del ruolo della geofisica nella roadmap verso il Net Carbon Zero per un futuro sostenibile, presentando i vari approcci più tradizionali, ma che stanno trovando rinnovato impulso a livello europeo ed anche in Italia, incluso lo stoccaggio geologico del C02 – diossido di carbonio e la geotermia (anche combinati tra loro) e le nuove frontiere relative allo stoccaggio geologico dell’idrogeno e dell’idrogeno bianco. Ha presentato, inoltre, alcune delle infrastrutture geofisiche di OGS in corso di rafforzamento nei vari PNRR, che forniranno nuove strumentazioni, per potenziare gli studi ed i servizi dell’Italia nel settore nei prossimi anni.
Il professor Lughi ha sottolineato la necessità della transizione energetica e ha fornito lo stato e le previsioni del quadro globale del sistema energetico e le tecnologie chiave per la transizione energetica. Ha segnalato, inoltre, possibili colli di bottiglia per la transizione energetica, con particolare attenzione alla questione dei materiali e dei minerali critici e strategici per la transizione.
L’ingegner Piccoli ha spiegato come le reti e le infrastrutture energetiche a livello territoriale possono supportare questi processi di trasformazione nel concreto ed in linea con le previsioni del PER FVG-Piano energetico regionale, nella transizione energetica e digitale. Ha, inoltre, presentato le progettualità di AcegasApsAmga in ambito Smart Grid Elettriche e Idriche: IA, gemelli digitali e la modellazione alla base dello sviluppo delle reti e infrastrutture del futuro. Ha concluso, infine, con le alternative ai tradizionali vettori energetici e il ruolo di AcegasApsAmga nel contesto della North Adriatic Hydrogen Valley.
Il nutrito pubblico ha posto diverse domande molto pertinenti e interessanti sulla transizione energetica, la più grande sfida che l’umanità abbia mai affrontato.
Conferenza del professor Eörs Szathmáry "Le principali transizioni nell'evoluzione"
Si terrà il 23 maggio alle ore 17:00 presso la Sala del Trono del Castello di Miramare, la conferenza del ciclo “Grandi incontri”, una serie di appuntamenti a corollario della mostra “Kosmos, il veliero della conoscenza” allestita alle Scuderie di Miramare. Il quarto e ultimo appuntamento è realizzato in collaborazione con TLQS, The Laboratory on Quantitative Sustainability.
Protagonista dell’incontro è il professor Eörs Szathmáry, “guru dell’evoluzionismo”; e considerato l’erede di Darwin. Dialogheranno con il professor Szathmáry il direttore del Museo di Miramare Andreina Contessa e il professor Stefano Fantoni, tra i massimi scienziati italiani nel campo della fisica nucleare teorica e attuale presidente della Fondazione Internazionale Trieste per il progresso e la libertà delle scienze.
Nel corso dell’evoluzione ci sono state una serie di transizioni durante le quali sono sorti nuovi livelli di organizzazione e la complessità è aumentata. Le principali transizioni evolutive includono l’origine di cellule semplici, l’emergere di eucarioti, l’origine dei plastidi (fotosintesi eucariotica), la comparsa della multicellularità, l’origine delle società animali, l’emergere di gruppi umani con il linguaggio. Tutte queste transizioni condividono una serie di caratteristiche, tra cui l’emergere di unità evolutive di livello superiore da quelle inferiori, la divisione del lavoro/combinazioni di funzioni e l’origine di nuovi sistemi di eredità (come l’eredità epigenetica). C’è una transizione un po’ simile che probabilmente accadrà proprio ora: l’origine dell’intelligenza artificiale evolvibile che può rappresentare un’immensa minaccia per l’umanità.
Per assistere all’incontro, data la limitatezza dei posti, bisogna prenotare scrivendo a eventi.miramare@cultura.gov.it. La prenotazione si intende confermata previa ricezione della risposta. La conferenza è inclusa nell’ del biglietto di ingresso alla mostra “Kosmos, il veliero della conoscenza”.
"Scienza, Industria e sviluppo sostenibile” Pre evento Big Science Business Forum
Il 18 Marzo 2024 la Fondazione Internazionale Trieste ha organizzato un importante evento didattico culturale, che ha anticipato il Forum Internazionale Big Science Business Forum (BSBF) che si terrà a Trieste nell’ottobre 2024. All’evento hanno partecipato studenti dell’Istituto Nautico di Trieste e studenti di diverse scuole di secondo grado slovene.
Scopo primario dell’evento è stato quello di sensibilizzare l’importanza del crescente dialogo tra Scienza e Industria sul tema delle future carriere dei giovani nel quadro dello sviluppo sostenibile. Ciò in linea con l’Anno Internazionale della Scienza di Base per lo sviluppo sostenibile (IYBSSD), al quale Trieste partecipa direttamente, tramite la FIT, come sede ufficiale del Segreteria Amministrativa dell’Unione Internazionale della Fisica e della Fisica Applicata (IUPAP).
L’obiettivo è stato quello di massimizzare l’impatto di quanto già stato fatto nella comunità di BSBF, evidenziando le sue potenzialità. L’idea di base era quella di far conoscere meglio le aziende e gli enti di ricerca per il loro contributo alla conoscenza ed alla società e di creare una visione positiva e apprezzata della fisica e delle discipline STEM (science, technology, engineering and mathematics) in generale ai giovani che si apprestano a intraprendere la loro carriera. BSBF 2024 si pone come una piattaforma perfetta per tale dialogo.
A maggio il workshop "Limits to Collective Agency"
In programma dal 6 al 10 maggio 2024 presso la Kastler Lecture Hall dell’ICTP il Workshop dal titolo “Limits to Collective Agency”.
La capacità di intraprendere azioni collettive è un fattore limitante chiave per la sostenibilità. L’azione collettiva implica, tra le altre cose, l’identificazione dei problemi, la loro comprensione, la ricerca di soluzioni, la creazione di consenso e la messa in pratica di azioni concrete. Ciascuno di questi aspetti impone limiti e sfide all’agire collettivo e comportano compromessi non banali (ad es. tra efficienza e resilienza, o tra libertà individuale e benessere sociale). Comprendere questi aspetti è fondamentale per realizzare sforzi realistici verso un futuro sostenibile.
Il workshop discuterà l’azione collettiva da diverse angolazioni (sociologia, scienze politiche, evoluzione delle culture, comportamento collettivo di gruppi animali e nelle società artificiali, neuroscienze), attingendo da diverse discipline.
Presentazione del libro "Quantitative sustainability. Interdisciplinary research for sustainable development goals"
È stato presentato oggi a Palazzo Gopcevich di Trieste il volume “Quantitative sustainability. Interdisciplinary research for sustainable development goals”
Il libro ad accesso aperto approfondisce il ruolo delle metodologie scientifiche nel supportare i manager industriali, gli imprenditori e i politici a gestire i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile in modo efficiente e realistico. La pubblicazione approfondisce i diversi aspetti che caratterizzano gli approcci sostenibili alla complessità delle sfide attuali della società per offrire uno schema operativo che consenta alla comunità scientifica di superare le barriere disciplinari. Le diverse sezioni affrontano tematiche che vanno dalle cosiddette scienze dure alle scienze sociali e umanistiche, in linea con le aree di intervento del Laboratory on Quantitative Sustainability (TLQS) nell’ottica di sviluppare una Scienza della sostenibilità che permetta di fare previsioni a breve e medio tempo sulla salute del Pianeta e delle persone che lo abitano, e su come le diverse politiche e le differenti tecnologie impattano sulla società.
Sono intervenuti: Roberto Dipiazza – Sindaco del Comune di Trieste, Nicola Casagli – presidente dell’OGS ed editor della pubblicazione, Stefano Fantoni – FIT ed editor della pubblicazione, Marina Cobal – Università degli Studi di Udine, Vicepresidente FIT ed editor della pubblicazione, Cosimo Solidoro – OGS ed editor della pubblicazione, Matteo Marsili – ICTP, tra gli autori della pubblicazione, e Vittorio Torbianelli, segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.