- Home
- Transizione energetica e processi industriali
Ricerca
Transizione energetica e processi industriali
Sistema produttivo
Energia e processi industriali, benzina e motore delle attività umane, sono due dei principali cardini della transizione verso la sostenibilità.
Da un lato, un tema importante è l’analisi del sistema produttivo e del sistema energetico che lo alimenta, alla luce dell’attuale rivoluzione radicale che sta investendo entrambi (smart industry) e che passa attraverso la digitalizzazione e l’automazione, l’integrazione con le telecomunicazioni, la scienza dei dati.
L’evoluzione e la sostenibilità del sistema dipendono dalla complessa interazione tra questi aspetti scientifico-tecnologici, l’ovvia necessità della sostenibilità economica, ma soprattutto i risvolti sociali e politico-economici senza precedenti, che derivano dal nuovo ruolo che l’essere umano necessariamente acquisirà in questi sistemi.
Da questo punto di vista, il ruolo del design industriale, come strumento per rappresentare adeguatamente la presenza dell’uomo nel processo che va dalla concezione, alla realizzazione, alla fruizione di un prodotto, rappresenta una metodologia che deve diventare parte integrante della produzione industriale e dei processi di innovazione.
Nel 2013 la Commissione Europea ha rilasciato il documento programmatico “Design for Growth and Prosperity – European Design Innovation Initiative”, in cui la Commissione ha previsto e indicato nel 2020 il design come parte integrante dei sistemi di innovazione dell’Europa e al servizio della società. Il design diviene così elemento chiave delle competitività dei territori, sintesi di capacità, obiettivo, visione e sistema.
Impiegando i suoi strumenti tipici (dialogo interdisciplinare, attenzione ai bisogni dell’uomo o human centered design, confronto con il tessuto produttivo ed economico ecc.) il design può rappresentare una metodologia non solo per l’industria, ma che sta alla base delle varie tematiche trattate in questo documento, dal punto di vista operativo e strutturale.
Con il nuovo settennato della Commissione, la “sostenibilità” è divenuta tema centrale nel dibattito del design. Dalla definizione della domanda, alla produzione dell’idea e alla sua successiva realizzazione il design agisce orientato a ricucire il rapporto tra uomo e contesto/natura.
Sostenibilità ambientale
L’altro tema di importanza ed oggi urgenza capitale, riguardo all’energia e i processi industriali, è la sostenibilità ambientale. Le emissioni di Greenhouse Gases (GHG) -i gas che conducono ad anomalie dell’effetto serra, tra cui il principale è l’anidride carbonica- sono dovute oggi per oltre i due terzi all’utilizzo di energia nelle sue varie forme (incluso l’utilizzo nei processi industriali, che pesa per oltre il 20%).
Se si considerano inoltre le emissioni derivate dal sottoprodotto dei processi industriali stessi, il sistema energetico e quello della produzione industriale contribuiscono per oltre il 75% delle emissioni globali di GHG.
Pertanto, agire sul sistema energetico e produttivo è di gran lunga la strategia di massimo impatto per contenere i cambiamenti climatici – considerato l’assodato legame tra questi ed emissioni di GHG. A sua volta, il maggior impatto sulla riduzione delle emissioni dovute agli utilizzi in ambito energetico si ottiene primariamente da una riduzione dei consumi energetici e in seconda battuta attraverso la transizione verso fonti rinnovabili, che portano con sé un notevole aumento di complessità del sistema, anche solo considerando il mero aspetto tecnologico (si prenda ad esempio la transizione dalla rete elettrica tradizionale alla cosiddetta smart grid).
Il Gruppo di Lavoro si concentra primariamente su queste strategie di maggior impatto, ancora una volta considerando in modo integrato i risvolti scientifico-tecnologici, economici e sociali.
Un ulteriore tema di studio, che riguarda ancora l’ambito dell’energia e che deve essere necessariamente affrontato con gli strumenti tipici dei sistemi complessi, è il rapporto tra il sistema energetico, il sistema della mobilità e dei trasporti, e gli insediamenti umani.
Tra gli utilizzi dell’energia, i trasporti (15%) e gli usi residenziali e nelle attività commerciali (oltre il 17%) sono le altre due componenti principali nel contributo alle emissioni di GHG. Per questo il tema della smart city, ovvero il ripensamento delle attività umane, da quelle ricreative a quelle lavorative, e di conseguenza degli spazi e delle modalità e delle reti di trasporto, specialmente in ambito urbano, assume un’importanza cardinale nel percorso verso una sostenibilità del sistema energetico e produttivo.