29 Settembre 2024In News

Tavola rotonda a Trieste Next 2024: “Transizione energetica e sostenibilità – La transizione energetica: tra politica, industria, educazione e partecipazione attiva”

La premessa alla tematica scelta per la tavola rotonda è il ruolo attivo che la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia sta svolgendo nel processo di transizione energetica, con l’emanazione di regolamenti e incentivi ad hoc, e dotandosi anche di una legge quadro, la FVGreen, che anticipa di cinque anni (2045) l’obiettivo di decarbonizzazione individuato dal Green Deal europeo. Il traghettamento verso la transizione è perseguito anche attraverso il sostegno ai progetti di ricerca e sviluppo, qualcuno davvero di frontiera, che puntano a trovare nuove soluzioni tecnologiche per risolvere il problema energetico. Un esempio è la creazione della prima valle dell’idrogeno transfrontaliera nell’ambito del programma Horizon Europe. Un ruolo importante è giocato anche dalle aziende che, per quanto possibile, cercano di adottare soluzioni green, e dalle Università, istituti scientifici e fondazioni, che con scuole e seminari sul tema si occupano dell’educazione dei cittadini e della formazione dei futuri quadri dirigenti, sensibilizzandoli a queste tematiche. Ma anche i cittadini non stanno a guardare: attenti sul tema della transizione e della sostenibilità, fanno la loro parte. Ne è esempio la nascita delle “comunità energetiche” che stanno sorgendo, sempre più numerose e attive.

È quindi lecito chiedersi: come stiamo andando verso gli obiettivi che la Regione Friuli-Venezia Giulia si è proposta? Come armonizzare al meglio tutti questi sforzi? C’è qualcosa che si può e si deve fare per migliorare? A tali quesiti hanno fornito una prima risposta: Elena Caprotti – Direttore del Servizio transizione energetica, Direzione centrale ambiente della Regione FVG, Fausto Ferraccioli – Direttore Sezione Geofisica dell’OGS, Vanni Lughi – Professore di Scienza e tecnologia dei materiali, Dipartimento di Ingegneria e architettura dell’Università di Trieste e Presidente del Collegio Fonda, Giovanni Piccoli – Direttore Reti di AcegasApsAmga S.p.a., moderati da Stefano Fantoni – Presidente della Fondazione Internazionale Trieste per il progresso e la libertà delle scienze.

Il professor Fantoni ha aperto la tavola rotonda proponendo la seguente definizione: “La transizione energetica è il passaggio dall’attuale sistema su cui si basa il nostro approvvigionamento di energia (basato su fonti fossili quali petrolio, carbone e gas), ad un sistema che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, ad una maggior efficienza e de-centralizzazione a tutti i livelli,  dalla  produzione, alla distribuzione, gestione ed utilizzo dei flussi di energia.

La transizione energetica comprende lo sviluppo delle tecnologie, degli strumenti economici, giuridici, sociali che servono a rendere possibile tale transizione”.

L’ingegner Caprotti ha raccontato il ruolo della Regione FVG nella transizione energetica, soffermandosi sulla legge regionale FVGreen, una legge quadro per lo sviluppo sostenibile e i cambiamenti climatici, che anticipa al 2045 gli obiettivi del green deal (invece del 2050). Ha proseguito fornendo informazioni sui progetti regionali per la transizione energetica come, ad esempio, il Piano energetico, la strategia e il piano per il clima, le CER – Comunità energetiche rinnovabili e la NAHV-North Adriatic Hydrogen Valley.

Il dottor Ferraccioli ha introdotto l’importanza del ruolo della geofisica nella roadmap verso il Net Carbon Zero per un futuro sostenibile, presentando i vari approcci più tradizionali, ma che stanno trovando rinnovato impulso a livello europeo ed anche in Italia, incluso lo stoccaggio geologico del C02 – diossido di carbonio e la geotermia (anche combinati tra loro) e le nuove frontiere relative allo stoccaggio geologico dell’idrogeno e  dell’idrogeno bianco. Ha presentato, inoltre, alcune delle infrastrutture geofisiche di OGS in corso di rafforzamento nei vari PNRR, che forniranno nuove strumentazioni, per potenziare gli studi ed i servizi dell’Italia nel settore nei prossimi anni.

Il professor Lughi ha sottolineato la necessità della transizione energetica e ha fornito lo stato e le previsioni del quadro globale del sistema energetico e le tecnologie chiave per la transizione energetica. Ha segnalato, inoltre, possibili colli di bottiglia per la transizione energetica, con particolare attenzione alla questione dei materiali e dei minerali critici e strategici per la transizione.

L’ingegner Piccoli ha spiegato come le reti e le infrastrutture energetiche a livello territoriale possono supportare questi processi di trasformazione nel concreto ed in linea con le previsioni del PER FVG-Piano energetico regionale, nella transizione energetica e digitale. Ha, inoltre, presentato le progettualità di AcegasApsAmga in ambito Smart Grid Elettriche e Idriche: IA, gemelli digitali e la modellazione alla base dello sviluppo delle reti e infrastrutture del futuro. Ha concluso, infine, con le alternative ai tradizionali vettori energetici e il ruolo di AcegasApsAmga nel contesto della North Adriatic Hydrogen Valley.

Il nutrito pubblico ha posto diverse domande molto pertinenti e interessanti sulla transizione energetica, la più grande sfida che l’umanità abbia mai affrontato.